Ultimamente il suo tavolo da costruzione si è popolato sempre di più di harwig salmon flies e bombers, anche se gli streamers, e in particolare le mosche per saltwater e per predatori, sono state il suo focus per molto tempo.
Nel corso degli anni ha sperimentato i più diversi tipi di pattern, andando dal bass al billfish. Per lui, l’ideale è combinare streamer dressings più classici, con tecniche più moderne. I suoi pattern sono una vera fusione tra design già noti e spunti colti da flytiers passati e presenti, poi incorporati nel suo stile di costruzione.
Per gli imitating baitfish patterns preferisce utilizzare materiali naturali, in modo che in acqua abbiano un aspetto più realistico, strizzando comunque l’occhio al passato. I suoi design sono incentrati sulla creazione di mosche che siano aerodinamiche durante il lancio e idrodinamiche all’atterraggio.
Piuttosto che materiali sintetici, l’esperienza lo ha portato ad utilizzare sempre di più fur e feathers, il cui aspetto più naturale permette un movimento più agevole alla mosca in acqua e un minor dispendio di materiale, vista la loro espansione da bagnati.
Partecipa assiduamente a fiere di settore e contribuisce a diversi magazine specializzati; da tempo condivide la sua esperienza dimostrando e insegnando tecniche e trucchi del fly tying.
Anche per questo nel 2017, in occasione del SIM Fly Festival di Castel di Sangro, è stato insignito del Premio Claudio D’Angelo.