Alta Val Susa e Chisone
Siamo immersi nell’Alta Val Susa e Chisone, incastonati tra le maestose Alpi piemontesi, dove un’ampia gamma di attività all’aperto offre opportunità uniche agli amanti del turismo montano.

Siamo immersi nell’Alta Val Susa e Chisone, incastonati tra le maestose Alpi piemontesi, dove un’ampia gamma di attività all’aperto offre opportunità uniche agli amanti del turismo montano: escursionismo a piedi, in MTB o con le ciaspole, sci alpino o di fondo, arrampicata e golf sono solo alcuni sport a cui oggi si aggiunge la pesca a mosca.
I fiumi Dora Riparia e Chisone, scorrendo a valle fino ad immettersi nel Po, con tutti i loro affluenti, diventano i protagonisti di un nuovo progetto di turismo ambientale dedicato alla pesca.
Nella stagione di pesca, che va da marzo a ottobre, queste valli offrono ai pescatori un’incredibile varietà di spot: dai piccoli torrenti di montagna ai grandi fiumi glaciali fino ai numerosi laghi alpini. Acque cristalline, circondate da cime e nevai, con panorami mozzafiato e una ricca microfauna, caratterizzano la zona ai confini con la vicina Francia.
I corsi d’acqua e i laghi alpini ospitano abbondanti popolazioni di trota fario, trota marmorata, iridea e salmerino.
Quattro sono le zone di assoluto interesse alieutico: la Valle di Rochemolles, la Valle Argentera, Val Cenischia e la Val Chisone.
1 SPOT: VALLE DI ROCHEMOLLES
La Valle di Rochemolles con le due valli laterali, il Vallone d’Almiane e la Valfredda, è di grande interesse naturalistico, geologico, sportivo ed alpinistico.
La valle è caratterizzata dalla presenza della suggestiva diga di Rochemolles, un lago artificiale dalle acque cristalline color smeraldo, nato a seguito della costruzione di uno sbarramento per la fornitura di acqua alla centrale idroelettrica di Bardonecchia.
Verdi pendii, talvolta anche molto aspri, pascoli in fiore e maestose montagne circondano la valle, arrivando a toccare i 3.506 m di quota dell’elegante piramide rocciosa della Pierre Menue.
La radura del Rifugio Scarfiotti con i suoi laghetti e le sue spettacolari cascate rendono il paesaggio bucolico.
Una strada lunga ben 26 km attraversa tutta la valle passando per i paesaggi lunari di Pian dei Morti e Pian dei Frati fino a raggiungere i 3.009 m di quota del Colle del Sommeiller con il suo panoramico ghiacciaio, meta dello sci alpino fino alla metà degli anni ‘80.
Non solo paesaggi e natura, gli appassionati di arte e storia potranno viaggiare nel tempo alla scoperta della caratteristica borgata alpina di Rochemolles con la sua chiesa, il museo civico e l’antico mulino.
Dal punto di vista della pesca sportiva la zona alta cha va dalla diga di Rochemolles fino al laghetto del Rifugio Scarfiotti è senza dubbio il tratto di maggior interesse.
IL LAGO
Il lago di Rochemolles, con le sue acque cristalline di color verde smeraldo, si trova a monte della frazione omonima. Come in quasi tutti i laghi alpini le prime luci dell’alba o le ultime ore prima del tramonto sono le più adatte per pescare poiché il vento cala ed i pesci vengono ad alimentarsi in superficie rendendo la pesca a secca veramente divertente.
All’inizio di giugno le grosse trote lacustri si avvicinano a riva ed è possibile ingannarle con imitazioni di ogni tipo e dimensione (effimere, sedges, terrestrial) mentre da metà agosto in avanti è necessario pescare con artificiali più piccoli come formichine alate e piccoli plecotteri oppure piccole sommerse o emergenti.
SPECIE PRESENTI: trota fario lacustre, salmerino alpino (presente in buona quantità, è elusivo ma insidiabile in profondità con piccoli streamer o ninfe).
MOSCHE CONSIGLIATE: leuctra fusca, parachute, red spinners, sedges, wooly bugger, pheasant tail nymph.
IL TORRENTE A MONTE DELLA DIGA
Negli ultimi anni il torrente che scende dal Rifugio Scarfiotti e si immette nel lago di Rochemolles è diventato molto interessante soprattutto grazie alle trote fario che lo risalgono per la riproduzione.
A differenza di ciò che accade in diga è possibile pescare durante tutte le ore della giornata con mosche secche di grosse dimensioni come terrestrial ed imitazioni di cavalletta.
Nelle buche più profonde non è raro imbattersi anche in pesci di buona taglia che superano i 40 cm.
Nel tratto poco più a valle del rifugio sono presenti in buona quantità anche i salmerini di fonte che riescono a riprodursi nei piccoli laterali che costeggiano il corso principale.
SPECIE PRESENTI: trota fario, salmerino di fonte.
MOSCHE CONSIGLIATE: chernobyl hunt, morrish hopper, parachute, caddies, stimulator.
IL TORRENTE A VALLE DELLA DIGA
Il torrente Rochemolles parte dall’omonima diga, raccoglie le acque del Rio Almiane e del Rio di Valfredda, attraversa la frazione di Rochemolles e scende fino all’abitato di Bardonecchia dove concorre a formare la Dora di Bardonecchia.
La zona bassa del torrente Rochemolles è uno spot interessante che negli anni ha regalato buone catture specialmente nei mesi estivi più caldi ma anche nei mesi di marzo e aprile con l’apertura della stagione di pesca. Da maggio a metà giugno, invece, con lo scioglimento massiccio della neve, il torrente diventa impraticabile.
La tecnica è ovviamente quella della mosca secca in caccia poiché le dimensioni del torrente sono perfette per utilizzare canne corte e code leggere, anche se, in qualche buchetta un po’ più profonda è possibile utilizzare un drop (mosca secca e ninfa legata alla curva dell’amo tramite uno spezzone di filo non più lungo di 50 cm).
SPECIE PRESENTI: trota fario, salmerino di fonte.
MOSCHE CONSIGLIATE: chernobyl hunt, morrish hopper, parachute, caddies, stimulator.
2 SPOT: VALLE ARGENTERA E TORRENTE RIPA
La Valle Argentera, chiamata anche Valle della Ripa, per le sue caratteristiche morfologiche e le sue peculiarità naturalistiche, è una Zona Speciale di Conservazione (ZSC); ricca di elementi naturali che spaziano dalle alte cime che segnano il confine con la Francia ai laghi alpini, da pascoli e alpeggi ad altissime cascate d’acqua cristallina, è luogo ideale per praticare diverse attività sportive.
La valle è attraversata interamente dal torrente Ripa che si fa largo tra larici e verdi prati; il corso del torrente raggiunge l’abitato di Cesana Torinese dove si unisce alla Piccola Dora, proveniente dalle affascinanti Gorge di San Gervasio, dando così origine alla Dora Riparia, uno dei maggiori affluenti piemontesi del Po.
Dal punto di vista della pesca sportiva il torrente Ripa, nella sua parte alta, è senza dubbio il corso d’acqua di maggior interesse della Val Susa per la presenza di una delle più numerose popolazioni di trota fario mediterranea (specie protetta dall’obbligo di rilascio immediato).
VALLE ARGENTERA
Nella parte alta della valle il torrente Ripa è un vero e proprio paradiso per gli amanti della pesca a mosca secca: tratti torrentizi si alternano a buche e salti creando scenari che ricordano i celebri chalk stream neozelandesi.
La pesca in questa zona è molto redditizia durante tutta la stagione, raggiunge il suo apice nelle calde giornate estive, specialmente all’alba ed al tramonto quando i pesci sono attivi in superficie. Sebbene la taglia media non sia molto elevata, la bellezza delle livree di questi pesci e la loro combattività rendono ogni cattura un’esperienza impagabile fino a fine settembre / inizio ottobre. In questo periodo nelle ore centrali della giornata si possono insidiare gli esemplari più grandi in preparazione al periodo di frega.
SPECIE PRESENTI: trota fario, salmerino di fonte.
MOSCHE CONSIGLIATE: leuctra fusca, parachute, red spinners, elk hair caddies, arpo, morrish hopper, chernobyl hunt.
RISERVA DI CESANA
Nella parte inferiore del corso del torrente Ripa dal ponte di Rollieres al centro del paese di Cesana Torinese è stata istituita una riserva di pesca. La riserva si divide in tre zone specifiche:
- tratto no kill mosca e spinning (dal ponte di Rollieres al ponte di Bousson)
- tratto cattura con esche naturali o artificiali (dal ponte di Bousson al ponte degli impianti di risalita)
- tratto solo mosca no kill (dal ponte degli impianti di risalita al ponte del centro paese)
L’apertura della riserva varia in base alle condizioni del fiume ed è subordinata al pagamento di un buono per l’accesso. I concessionari la gestiscono in maniera autonoma rispetto alle acque libere ed il personale addetto effettua immissioni periodiche di trote iridee adulte, che si uniscono a trote fario di vecchie immissioni ed esemplari autoctoni.
Solitamente i mesi di luglio, agosto e settembre offrono condizioni ottimali per la pesca sia a secca che a ninfa, senza tralasciare piccoli streamers che danno ottimi risultati anche in condizioni di acqua leggermente alta e velata.
SPECIE PRESENTI: trota iridea, trota fario.
MOSCHE CONSIGLIATE: pheasant tail nymph, wooly bugger, branko killer, stimulator, sedges, caddies pupa.
TRATTO LIBERO
A valle di Cesana Torinese, dal Parco Avventura Chaberton passando per Fenils e Amazas fino a giungere a Oulx, lungo la Dora Riparia esiste un tratto di pesca libera, sicuramente il più complicato e impegnativo della zona, caratterizzato da carenza di accessi e da gole irraggiungibili dalle sponde del fiume. I pescatori poco interessati a fare numerose catture ma più avventurosi potrebbero vivere un’esperienza veramente wild in perfetto stile nordamericano.
Anche il tratto urbano alle porte di Oulx offre occasioni di pesca interessanti, regalando poche ma buone catture di trote fario autoctone. Le condizioni fluviali ed i livelli altalenanti dell’acqua rendono interessante la pesca tra la fine di aprile e la metà di giugno.
La pesca con la tecnica a ninfa è sicuramente la più redditizia e l’uso dello streamer può portare a sorprendenti catture di pesci di taglia maggiore specialmente nei primi mesi della stagione (marzo-aprile).
SPECIE PRESENTI: trota fario.
MOSCHE CONSIGLIATE: ninfe di ogni tipo, streamers (wooly buggers, zonker, little baitfish).
3 SPOT: VAL CHISONE
La Val Chisone, il cui nome significa “chiuso” dal latino Clausum, è una valle “chiusa” solo dal punto di vista geografico, infatti possiede un patrimonio ricco di saperi, storia e natura. Inizia geograficamente a Pinerolo e si estende a nord-ovest fino a Sestriere ed è attraversata per 55 km dall’omonimo torrente.
Il torrente Chisone, uno dei sistemi fluviali più belli e pescosi di tutto il Piemonte, nasce alle falde del monte Barifreddo, percorre l’intera Val Troncea e poi a Pragelato raccoglie le acque del Chisonetto provenienti dal Colle del Sestriere. Nei pressi di Perosa Argentina riceve le acque del Germanasca ed infine a valle di Pinerolo si unisce al Pellice per poi tuffarsi nel Po.
VAL TRONCEA
La Val Troncea ospita il Parco Naturale omonimo ed è ricca di fioriture, per questo denominata anche Valle dei fiori. Svela ambienti alpestri tra fitti boschi di larice e pino cembro ed estesi pascoli d’alta quota alternati ad aspre ed imponenti pareti rocciose.
Il torrente Chisone attraversa la valle e si presta alla tecnica della mosca secca regalando numerose catture e rendendo la pesca divertente e varia. I caldi mesi estivi sono i migliori per ottenere buoni risultati pescando in caccia e settembre è un ottimo mese per la cattura degli esemplari più grandi.
Nella valle vige il divieto di trattenimento della trota fario e dei suoi ibridi; in un tratto all’interno del Parco Naturale è in vigore il divieto assoluto di pesca.
SPECIE PRESENTI: trota fario, salmerino di fonte.
MOSCHE CONSIGLIATE: chernobyl hunt, morrish hopper, parachute, caddies, stimulator.
SOUCHERES BASSES, USSEAUX, FENESTRELLE
Nella parte intermedia del suo corso il Chisone diventa dal punto di vista della pesca un torrente molto vario ed interessante, specialmente ad inizio stagione, quando i livelli d’acqua sono ancora abbondanti, ma non troppo velati. In queste condizioni la pesca a ninfa è redditizia e regala ottimi esemplari anche sopra i 40 cm di lunghezza.
Con l’arrivo della stagione estiva i livelli dell’acqua calano in modo considerevole, ma la mosca secca può consentire comunque numerose catture; nelle torride giornate estive l’alba ed il tramonto sono i momenti più favorevoli.
Specie presenti: trota fario.
MOSCHE CONSIGLIATE: pheasant tail nymph, wooly bugger, branko killer, stimulator, sedges, caddies pupa.
Dopo aver ricevuto le acque del Germanasca nei pressi di Perosa Argentina, il Chisone diventa un grande torrente di fondovalle con raschi veloci che si alternano a lame di acqua lenta e buche profonde.
In queste acque è possibile insidiare grossi esemplari di trota marmorata o suoi ibridi pescando a ninfa o a streamer. Sono zone ideali per il “moschista” che al numero di catture predilige la possibilità di imbattersi nel pesce da record.
La pesca può essere particolarmente fruttuosa nei primi mesi subito dopo l’apertura o alla fine della stagione quando l’acqua è più abbondante.
SPECIE PRESENTI: trota marmorata e suoi ibridi, trota fario.
MOSCHE CONSIGLIATE: ninfe classiche (phaesant tail caddis pupa), streamers.
4 SPOT: MONCENISIO E VAL CENISCHIA
La Val Cenischia è una breve e stretta valle percorsa dal torrente Cenischia, ubicata lateralmente alla Val Susa tra la cima Rocciamelone e il massiccio del Moncenisio. Si sviluppa oltre l’abitato di Susa dove dal fondovalle sale verso Novalesa fino ad estendersi al piccolissimo comune di Moncenisio, al confine con la Francia; viene chiamata Val Cenise in francese proprio perché la sua parte alta, che comprende il lago e il Colle del Moncenisio, è situata oltre confine.
È una valle che rappresenta una storica via di comunicazione attraverso le Alpi: conduce al Colle del Moncenisio accessibile oggi tramite la SS 25, derivata dalla strada militare voluta da Napoleone Bonaparte; in passato, si saliva lungo la Via Reale che portava a Novalesa, sede della omonima e storica abbazia, per poi proseguire verso Ferrera Cenisio ed infine raggiungere il valico.
Un luogo ricco di bellezze naturali, di storia e di cultura locale che si contraddistingue per la conservazione di tipiche tradizioni alpine, come la Danza degli Spadonari o la Festa dell’Orso.
TORRENTE CENISCHIA
Il torrente Cenischia nasce in territorio francese e una volta superato il confine, in prossimità del piccolo comune di Moncenisio, diventa uno degli spot più interessanti dell’Alta Val Susa in termini di trote selvatiche.
Il tratto pescoso non è molto lungo e la presenza di una vegetazione rigogliosa obbliga il pescatore ad utilizzare canne corte con code leggere per posare la mosca in acqua senza insospettire i pesci molto diffidenti.
La tecnica della pesca in drop (secca + ninfa) regala ottimi risultati soprattutto agli inizi della stagione; nei mesi centrali, nonostante piccole buche che si alternano a salti d’acqua che rendono l’attività molto tecnica e non sempre facile, le catture di capi che non superano i 30 cm si susseguono numerose.
Le livree delle trote fario che popolano il torrente Cenischia hanno un fascino ed una bellezza incomparabile.
SPECIE PRESENTI: trota fario.
MOSCHE CONSIGLIATE: pheasant tail nymph, branko killer, stimulator, sedges, caddies pupa.
LAGO FOPPA
Il lago Foppa è un piccolo lago alpino ed è il primo dei due caratteristici laghetti di pesca che si possono trovare poco prima di arrivare al confine italo-francese. La pesca è riservata ai soci in possesso della tessera associativa dell’Unione Sportiva dilettantistica Susa che insieme ai buoni di pesca è possibile acquistare direttamente in loco nel periodo di apertura previsto da maggio a ottobre. La fauna ittica del lago è composta prevalentemente da trote fario e salmerini di pezzatura di taglia media e alta, le cui immissioni vengono effettuate periodicamente in base alle catture.
SPECIE PRESENTI: trota iridea, trota fario, salmerino di fonte.
MOSCHE CONSIGLIATE: ninfe classiche (phaesant tail caddis pupa), streamers.
LAGO DELLA FERRERA
Poco distante dal lago Foppa è presente un altro meraviglioso lago di origini glaciali, il lago della Ferrera, oggi riserva privata di pesca in cui possono pescare solo i soci, a circolo chiuso, del Gruppo Pesca Ferrera.
Nel lago vengono immesse trote adulte di taglia medio-grande e le tecniche di pesca che si possono utilizzare vengono decise annualmente dal direttivo del circolo; la pesca a mosca in queste acque risulta sicuramente la più redditizia, soprattutto nel periodo primaverile quando l’attività dei pesci è in superficie, mentre nei mesi più caldi è necessaria attraverso l’uso di streamers e ninfe una ricerca sul fondo.
SPECIE PRESENTI: trota iridea, trota fario, salmerino di fonte.
MOSCHE CONSIGLIATE: ninfe classiche (phaesant tail caddis pupa), streamers.