Aruba, un viaggio tra pesca e relax

Salve amici pesca sportivi! Qui è Nick del canale YouTube Itinerari di Pesca che vi scrive. Oggi prendiamo l'aereo e voliamo dall’altra parte dell’atlantico: la nostra metà sarà Aruba!

Siamo stati ad Aruba quando eravamo ancora in piena pandemia e dopo aver affrontato un abisso di scartoffie siamo finalmente riusciti a partire. Grazie alla KLM, compagnia di bandiera Olandese, siamo riusciti a partire dall’Italia e, passando per Amsterdam-Schiphol, abbiamo raggiunto Oranjestad. Al nostro arrivo, abbiamo subito assaporato aria caraibica e notato che le restrizioni erano piuttosto blande visti i contagi quasi inesistenti.
Abbiamo deciso di suddividere il nostro soggiorno di 15 giorni in due parti. Durante la prima settimana ci siamo sistemati in un mini b&b di un abitante locale a sud dell’isola, dove abbiamo avuto modo di gustare la “vera” Aruba. Nella seconda settimana invece ci siamo spostati nella parte nord, ovvero quella più “turistica”.
Ci siamo informati dal nostro host su quali fossero i permessi necessari per pescare da riva e con nostra grande sorpresa abbiamo scoperto che ad Aruba non c’è licenza di pesca da riva.
Noleggiata un’auto, nei giorni successivi ci siamo dedicati ad esplorare ogni spiaggia caraibica ed ogni moletto. In questa avventura non abbiamo voluto affidarci a guide di pesca e abbiamo preferito fare tutto in autonomia.
Per questo viaggio, nella mia valigia avevo portato attrezzatura travel di ogni sorta di cui ora vi condivido un piccolo elenco:
● Travel Rod 1-7gr per spinning ultra-light
● Travel Rod 7-24gr per spinning medio
● Travel Rod 30-80gr per spinning pesante
● Surfcasting Rod Travel per qualche pescata da terra
● Mulinello 12000
● 2 Mulinelli 2500
● 1 mulinello 5000
● Borsa degli artificiali
● Borsa minuteria Surfcasting
● Luci da testa e buffetteria varia
Si lo so, praticamente la mia valigia era quasi completamente composta di attrezzatura da pesca eh eh eh. A livello di pescate adesso vi descriverò come ho deciso di impostarle anche per non inficiare tutta la parte esplorativa di questo viaggio. Ma prima un cenno su alcune particolarità di Aruba.
La parte sud è sicuramente quella che vi consiglio di vivere. Qui trovate gli abitanti locali, bar e ristoranti a prezzi veramente irrisori con cibi squisiti e spiagge incontaminate... insomma qui si vive Aruba! Purtroppo la pandemia ha letteralmente demolito l’economia locale che sta faticando a riprendersi, ma io e Veronica non abbiamo mai avuto timore di muoverci per la città.
La maggior parte del turismo di Aruba arriva dagli Stati Uniti, difatti, olandesi a parte, non sono in molti gli europei che scelgono di visitare Aruba. Io e Veronica abbiamo trovato questa parte molto “artefatta” e piuttosto cara.
Pescando con un monofilo dello 0.20 ho portato a guadino molti pesciolotti che hanno allietato le lunghe giornate in spiaggia. Si può anche scendere tranquillamente in acqua e pescare mentre si fa il bagno! Lo spot che vi consiglio più di tutti è la Rodger’s Beach, una spiaggia poco visitata dai turisti che piuttosto preferiscono la vicina e più turistica Baby Beach. Qui troverete un piccolo pontile dal quale lanciare i vostri artificiali verso l’oceano. Non ve ne pentirete, ve lo assicuro! Come vi dicevo prima, potrete comunque decidere di fare il bagno e lanciare mentre siete in acqua.
La sera invece abbiamo cercato uno spot per fare il “calasole” pescando a Surfcasting. La montatura era un semplicissimo long-arm con innescato un gamberetto o un filetto di seppia. La mia rod era sicuramente sovradimensionata essendo una 230gr ma vi sfido a trovare una canna da surfcasting che stia in una valigia e che mantenga buone caratteristiche. Il mulo è imbobinato con un buon 0.25 al quale ho collegato uno shock leader conico 25-45. Uno sgancio rapido mi consentiva ogni sera, velocemente di collegare il trave con il piombo ed il finale in modo da essere operativo in pochi minuti. L’innesco del gamberetto veniva eseguito “cucito” e fissato bene con del filo elastico. Stessa cosa per le striscioline di seppia.
Se siete un gruppo di amici potete recarvi alla Bachelor’s Beach. Le correnti sono importanti ma per un pescatore di Surfcasting non sono impossibili. Io e Veronica ci abbiamo pescato nel pomeriggio con qualche timida cattura. Ci dicono che il top è la notte, ma non me la sono sentita di rimanere oltre il tramonto in un luogo sperduto, da turista, con una ragazza. Mi sono quindi messo a spulciare Google Maps in cerca di qualcosa di più “frequentabile” ed alla fine ho trovato uno spot con fondale di sassi ma abbastanza profondo. Questo spot si trova a nord della zona di attracco delle navi da crociera che si trova appunto a nord-ovest dell’isola. Ogni sera ci recavamo per un paio di ore al tramonto e devo dire che ci siamo divertiti in modo semplice, con l’auto vicina ed in totale sicurezza. Finita la pescata, una doccia veloce, e via per le strade di Aruba.
Aruba si è rivelata una piacevolissima sorpresa per due turisti/pescatori in cerca di un luogo autentico, di relax e di qualche bella cattura. L’accoglienza dei suoi abitanti, i prezzi contenuti (nella parte sud dell’isola) e le spiagge da sogno, ci hanno cullati per tutta la nostra permanenza. Ultimi consigli che posso darvi sono: crema solare, perché il sole vi cuoce letteralmente, e portate le vostre attrezzature da pesca da casa perché la non se ne trovano.
Detto questo, ancora un grande grazie per aver letto questo articolo e ci leggiamo al prossimo viaggio! Catch&Release