Eric Clark Jackson, artista naturalista
Eric Clark Jackson, artista naturalista di professione, inizialmente scelse di studiare biologia marina, ma poi scoprì che non era cosa per lui. Era più portato per l’arte.
Eric Clark Jackson, artista naturalista di professione, inizialmente scelse di studiare biologia marina, ma poi scoprì che non era cosa per lui. “Mi sono reso conto che passavo più tempo a guardare le immagini che a leggere i testi”, scherza. Era più portato per l’arte, grazie alla quale ha trasformato la sua passione per la pesca in una carriera di successo.
Cresciuto nel Maryland, sulle rive della baia di Chesapeake, nelle sue vene scorre l'acqua delle paludi. Ma crescere in una famiglia di sportivi all’aria aperta ha comportato delle sfide. “Abbiamo passato molto tempo a pescare e a cacciare. Io però ero una frana nell'identificare ciò che stavo effettivamente catturando. Ora, una volta che dipingo una specie, la fisso nella memoria”.
Anche noi possiamo dire che una volta che vedi i suoi lavori, ti rimangono impressi nella memoria. L’impatto è: ‘So cosa sto guardando, ma cosa sto guardando realmente?’ Questa reazione è il risultato di un processo davvero unico. Tra le varie tecniche Eric si rifà ad un metodo artistico tradizionale indonesiano noto come batik che invece di utilizzare pigmenti e pennelli tradizionali, usa cera e coloranti.
Eric ha sviluppato questo processo in una serie di tecniche brevettate per ottenere la personalizzazione e la peculiarità di ciascun soggetto. "Gli strumenti, i materiali, l'intero processo dall'inizio alla fine è questo mix di contemporaneo e tradizionale". Alcuni degli strumenti, infatti, sono realizzati con materiali riciclati, tra cui filo di rame, lamiera e persino rami di alberi. Quasi non si vede un pennello.
L’alta qualità artigianale delle sue opere lo mantiene attivo anche nel mondo delle belle arti. “Ad essere sincero, mi piacerebbe semplicemente scambiare storie di pesca tutto il giorno. Ma i collezionisti sono davvero attratti dal modo in cui vengono realizzate le mie opere. Oggi in effetti non si fa più questo genere di cose.” Le sue opere gli valgono premi e la regolare partecipazione a mostre negli Stati Uniti.
Oltre alla sua crescente reputazione nel mondo delle belle arti, una parte importante dell'attività di Eric consiste nell’offrire una forma unica e alternativa di replica di trofei per clienti e aziende. “Un pesce vela in fibra di vetro degli anni ’80 è fantastico, ma per molte situazioni non è adatto. Noi proponiamo un pezzo d'arte della pesca altamente personalizzato e altrettanto sorprendente che si adatta a qualsiasi spazio, ed ha valore”. L'impatto visivo è diverso da qualsiasi altra cosa e suscita curiosità e attrazione.
L'aspetto raffinato e personalizzato avviene attraverso il collegamento con l’acqua. Il processo di tintura, infatti, richiede grandi quantità di acqua che, per la maggior parte dei pesci dipinti, proviene direttamente dai luoghi in cui vengono catturati. “Pratico quasi esclusivamente la pesca catch and release, prendo un pesce, scatto delle belle foto e lo rilascio. Poi prendo qualche tazza d'acqua e me la porto in studio. Uso quell'acqua per mescolare i colori.” La connessione con l'acqua per Eric è fondamentale sia in fiume, sia in studio.
Crediti: H2O Magazine