Il Rio Baricello
Il Rio Baricello è un meraviglioso torrente di montagna sito nell'Appennino tosco emiliano in provincia di Bologna che scorrendo in direzione Nord-Nord-Est funge da confine tra i comuni di Lizzano in Belvedere e Alto Reno Terme.
Il Rio Baricello è un meraviglioso torrente di montagna sito nell'Appennino tosco emiliano in provincia di Bologna che scorrendo in direzione Nord-Nord-Est funge da confine tra i comuni di Lizzano in Belvedere e Alto Reno Terme.
La lunghezza del Baricello è di circa km 7, la sorgente nasce a quota 1.525 metri s.l.m. sul versante nord del monte Porta Franca (1549 m).
Durante il suo percorso subisce un dislivello di quasi un 1 km prima di immettersi nel torrente Silla in località Porchia di Lizzano in Belvedere.
Il suo bacino idrografico è di tipo torrentizio con forti differenze nella portata delle acque tra i periodi più caldi dell'anno e i periodi di forti piogge o di scioglimento delle nevi.
Oggi abbiamo deciso di pescare in prossimità del santuario di Madonna del Faggio, una chiesa settecentesca, situata all'interno di una splendida e suggestiva faggeta, a circa 3 Km da Castelluccio, a cavallo fra il territorio di Porretta Terme e quello di Lizzano in Belvedere.
Per poterlo raggiungere occorre partire da Porretta Terme in direzione Castelluccio, da qui seguire le indicazioni per il Santuario della madonna del Faggio.
In prossimità di Pennola proseguire sulla strada sterrata sino ad un piccolo spiazzo dove occorre lasciare la macchina e andare a piedi, in circa 15 minuti si arriva in vista del Santuario.
Da qui è possibile scendere subito sul torrente costeggiando il piccolo rio che passa accanto alla struttura, oppure proseguire a piedi sul sentiero CAI109 in direzione Pian dello Stellaio approffittando dei tantissimi piccoli sentieri che periodicamente scendono verso il Rio Baricello.
Il sentiero CAI 109 costeggia praticamente tutto il percorso del torrente ed è quindi comodo per tornare indietro una volta terminata la pesca.
Lo scenario a cui andiamo incontro è realmente unico, muschio, rocce, acqua limpidissima e boschi incontaminati, la qualità delle acque e delle trote presenti è assolutamente tra le più pure del nostro appennino.
Risalendo il corso del Baricello è possibile ammirare le numerose vasche naturali dove lo scorrere dell'acqua ha levigato le pareti in sasso dandogli una grossolana forma di piscina naturale.
Siamo in pieno agosto ma il bosco ci protegge dalla calura estiva, infatti la temperatura odierna è piacevole siamo a circa 21°C, l’acqua è freschissima e nonostante il periodo è di livello accettabile.
Come sempre in torrente prediligo la pesca a secca, oggi ho con me un amico, Giacomo, che pur essendosi solo da poco avvicinato alla pesca a mosca nutre una grandissima passione per questa tecnica, in particolare in ambienti come questi che sono realmente incontaminati e ricchi di fascino.
Risaliamo lentamente, cercando di fare poco rumore e di non farci scorgere dalle trote che sono tutte in caccia, i lanci devo essere precisi e moderatamente lunghi, possibilmente con un solo shooting per evitare di spaventare le prime trotelle ad inizio di ogni buca.
Il torrente alterna rapide correntine a generose buche, con un fondale composto da sassi alcune volte finissimi. Troviamo fantastiche piscine, salti, e cascatelle circondati da un fresco bosco di faggi e muschio dappertutto.
Il letto del torrente risulta facile da risalire, ma occorre fare attenzione alle rocce che se bagnate diventano particolarmente scivolose. Altamente consigliati scarponcini con chiodi.
Abbiamo pescato per 5 ore, alternandoci le buche, una volta raggiunto il sentiero il rientro sembra non finire mai, è incredibile quanta strada si possa fare quando si pesca.
In prossimità del santuario e vicino al punto dove abbiamo lasciato la macchina cè la possibilità di rinfrescarsi e bere direttamente da fontanelle con acqua di sorgente, in passato mi è capitato di bere più volte l’acqua direttamente dal torrente visto che non vi sono insediamenti a monte ma è sempre meglio evitare poiché basterebbe la presenza di un animale morto in acqua per inquinarne la purezza e potabilità.
La giornata odierna si è conclusa con tantissime catture, naturalmente tutte liberate, Giacomo è raggiante ed è questo il miglior premio che si può ricevere quando insegni la tua passione a qualcun altro.
Il nostro appennino è ricco di acque e posti meravigliosi che meritano il massimo rispetto e cura, sono ambienti incontaminati, puri e soprattutto freschi dove passare le giornate estive scappando dal caldo della città.