Meteo e pesca sportiva: Temperatura-pressione e pioggia
Nel mare di opportunità che si presentano, quando si pratica a livello amatoriale o agonistico la pesca sportiva, bisogna sempre ricordarsi l'importanza di alcuni fattori oggettivi riguardanti la meteorologia.
Pur non essendo un pescatore di professione, ma un umile appassionato del meteo, so che i pesci sono animali ETEROTERMI, per cui, a differenza di tantissimi altri animali non hanno una propria termoregolazione, ma si muovono, vivono e si riproducono sulla base di quello che accade attorno a loro (son veri e propri animali a sangue freddo).
Detto questo, in un mare di varianti ci sono sicuramente alcuni fattori meteorologici che possono aiutare e dare una lettura corretta a chi pesca, sull'attività che è possibile trovare in un determinato specchio d'acqua.
Le cose sono ovviamente differenti in base al contesto.
La pesca in mare è sensibilmente differente da quella di acqua dolce, e senza dubbio, stante le percentuali dei due ecosistemi è più praticata.
Ma i fenomeni che vi indico sono sicuramente importanti in entrambi gli ecosistemi.
Sto parlando di tre fattori fondamentali:
- la temperatura dell'acqua;
- la pressione atmosferica;
- la pioggia;
La temperatura dell'acqua è probabilmente il fattore più importante e del quale va tenuto conto.
Terra e acqua hanno caratteristiche diverse. Mentre la terra è rapida ad immagazzinare e rilasciare calore, l'acqua è pigra e per la stessa motivazione più lenta a svolgere il processo.
Non a caso le zone più temperate sono quelle vicino al mare.
In mare e nella pesca sportiva da barca ritengo la questione di lettura più facile, rispetto a quanto accade per la pesca d'acqua dolce.
Il Mediterraneo infatti è un mare chiuso che, a parte i repentini cambiamenti climatici che sta subendo (negli ultimi 2 anni con temperature sopramedia facilmente di 3-5 gradi), che comportano anche cambiamenti ittici, ha un comportamento abbastanza Standard.
Le temperature invernali raramente scendono sotto i 10 gradi, a parte l'Adriatico Centro-Settentrionale (perchè chiuso) e la parte più alta del Tirreno.
In estate invece gran parte del bacino (se non tutto) si aggira facilmente tra i 23 e i 30/32 gradi.
In queste condizioni le occasioni sono tante e le tipologie di pesce sono differenti, basta quindi monitorare con attenzione temperature e venti per riuscire a farsi un'idea della pescosità.
Va da sè che come detto nel mio precedente articolo, sicuramente un mare che muove e crea occasione o correnti favorevoli, è meglio di un mare piatto.
Differente e più complicata è la lettura dei bacini di acqua dolce.
Le acque dolci infatti, girano a temperature più basse di quelle del mare, spesso soggette a variazioni di fenomeni locali e hanno una struttura ben definita e molto meno soggetta alla maree, alla ventilazione e alle correnti.
Lo strato superficiale detto epilimnio è la zona dove la vegetazione ed altri organismi trovano le condizioni più ottimali per vivere ed è sicuramente molto popolato da diverse specie di pesci.
Sotto tale strato, c’è una zona di passaggio dove la temperatura scende bruscamente e viene chiamato termoclinio.
Lo strato sottostante fino al fondo del lago è chiamato ipolimnio, qui la temperatura dell’acqua può arrivare in certi laghi intorno ai 4°C.
Inoltre possono subire variazioni repentine derivanti da molti fattori:
- in caso di piogge persistenti le acque diventano fangose e cariche di materiale terrestre;
- nel caso di nevicate e temperature molto rigide non è raro trovare ghiaccio o temperature vicine allo zero;
- nel caso di ondate di calo a inizio primavera, possono affluire acque più fredde dai monti, provocando sbalzi termici difficilmente prevedibili;
Le questioni non sono affatto banali.
Di seguito ho provato a fare un sunto delle tipologie di pesce d'acqua dolce, pescabile nei vari periodi dell'anno, ma non è sicuramente una tabella esaustiva.
Mese |
Temperatura dell'acqua (°C) |
Pesci principali |
Gennaio |
5-10°C |
Trota, Luccio, Carassio |
Febbraio |
5-10°C |
Trota, Luccio |
Marzo |
5-10°C |
Trota, Luccio, Carassio |
Aprile |
10-18°C |
Trota iridea, Carpa, Persico |
Maggio |
10-18°C |
Trota iridea, Carpa, Persico |
Giugno |
10-18°C |
Trota iridea, Carpa, Persico |
Luglio |
18-25°C+ |
Carpa, Black Bass, Tinca |
Agosto |
18-25°C+ |
Carpa, Black Bass, Tinca |
Settembre |
18-25°C+ |
Carpa, Black Bass, Tinca |
Ottobre |
10-5°C |
Trota, Luccio, Persico |
Novembre |
10-5°C |
Trota, Luccio, Persico |
Dicembre |
5-10°C |
Trota, Luccio |
Riassumendo il concetto quindi, in base ai diversi periodi dell’anno ci sono dei punti fermi su tipologie di pesce che variano in base alla temperatura dell’acqua.
Inoltre, a livello locale questa variazione può essere repentina, anche in periodi relativamente brevi e specialmente nei fiumi.
Per una buona pesca, va valutato il periodo, la zona e il bacino, nonché capire a che temperatura si andrà ad operare.
La scelta delle esche più efficaci in base alle condizioni la lascio invece totalmente a voi, magari potete confrontrarvi nei commenti in base alle vostre esperienze personali!
In normali condizioni e con Pressione Atmosferica livellata non abbiamo particolari differenze in merito alla Pesca e comandano quindi tutti gli altri fattori oggettivi (temperatura dell’acqua, ventilazione, fondale, periodo dell’anno, luna, maree e chi più ne ha più ne metta).
Inoltre la Pressione stabile può essere favorevole, specie magari per chi è alle prime armi, perché le situazioni di partenza e le condizioni sono facilmente leggibili e i pesci stessi diventano routinari. Quindi la lettura della situazione e senza dubbio facilitata.
La Pressione diventa importante nelle variazioni repentine della stessa, quindi con veloci peggioramenti/miglioramenti.
Quando si verifica un rapido aumento della pressione atmosferica, il tempo migliora rapidamente e l'attività dei pesci diminuisce drasticamente per 24-48 ore prima di tornare alla normalità, poiché i pesci si abituano al cambiamento. Tuttavia, un tempo molto calmo rende molto più facile pescare dalla barca in mare o in acqua dolce.
Al contrario, quando si verifica un rapido calo di pressione, il tempo può peggiorare rapidamente. Può avvenire in inverno con l’arrivo di vere e proprie perturbazioni accompagnate da modifiche a larga scala. Può accadere d’estate, con fronti instabili e temporaleschi e forti burrasche. In estate in particolare bisogna fare molta attenzione, perché negli ultimi anni i cambiamenti sono molto repentini e violenti rispetto al passato.
Il periodo di transizione tra l'inizio del calo di pressione e l'arrivo del maltempo è senza dubbio il momento migliore per stare in riva al mare, poiché i pesci diventeranno molto attivi.
Sicuramente non si può guardare a tutto, ma io cerco solo di darvi indicazioni per avere occasioni migliori.
Non tutti hanno un barometro o gadget che consentano di misurare la pressione, tramite reti locali di stazioni meteorologiche presenti ormai ovunque, può comunque tornarvi utile monitorare le condizioni prima della partenza e farvi un’idea per eventuali cambiamenti repentini.
Ultimo fattore, forse quello un po’ più particolare e dibattuto è quello della pioggia.
Come detto sopra, variazioni di pressione e rapidi cambiamenti del tempo possono muovere anche l’attività pescosa, ma la pioggia può dare un ulteriore bonus all’attività.
In primis e come premessa ESSENZIALE, vi sconsiglio caldamente di stare a pescare durante la stagione estiva durante un temporale.
Ok voler tentare di sfidare il meteo, ma è molto più pericoloso che utile, sia per le fulminazioni, sia per i possibili fenomeni grandigeni o legati a piene repentine, oltre al fatto di aver spesso del materiale ‘attirascariche’, magari con del carbonio o con elementi di questo genere.
Il mio consiglio è quindi sempre quello di andarsene prima, ancora di più se parliamo di pesca in mare o in barca dove ostacoli per attirare le scariche non ce ne sono.
Diversa è però la questione legata a pioggia normale (e che magari non dura da diversi giorni).
In condizioni di pioggia normale infatti, su fiumi e bacini vengono immesse sostanze nutritive e la variazione di pressione o di condizioni atmosferiche tende a dare una maggiore attività ai pesci.
I pesci avranno quindi maggior cibo a disposizione (compresi eventuali insetti), variazioni nell’acqua e nella superficie della stessa (più torbida o più mossa) e inferiore capacità di visione dettata dal movimento che crea la pioggia sulla superficie.
Il mio consiglio è quindi, se ben equipaggiati con le dovute protezioni antifreddo e dei buoni stivali di gomma, di approfittare dell’occasione.
Probabilmente la pesca sarà anche più divertente nel complesso!
Riassumendo quando detto, in questo articolo ho analizzato altri 3 fattori interessanti per la pesca sportiva.
Se 2 di questi (pressione e pioggia) sono più soggetti ad interpretazioni, sicuramente meno per quanto riguarda la temperatura dell’acqua che è uno dei fattori più importanti per la pesca.
Sicuramente l’articolo non ho colto ogni minimo aspetto e lascio a voi ogni eventuale riflessione in merito, o anche qualche consiglio da amanti o fruitori di pesca sportiva!