#FISHANDTIPS: LE TECNICHE DI PESCA ALLA TROTA
La trota è un pesce che si comporta in maniera diversa dalla maggior parte dei pesci presenti nelle acque dolci italiane, e per questo la sua cattura richiede qualche accorgimento. Scopriamo insieme quale!
La trota appartiene alla famiglia dei salmoni e la sua carne è molto pregiata e ricca di grassi e Omega 3, è un pesce molto vorace che si nutre di piccoli pesci e insetti. Solitamente la trota vive nei torrenti di montagna, nei ruscelli e nei laghi con un buon ricambio d’acqua e, a prescindere dal tipo di tecnica, per praticare la pesca alla trota è consigliato l’utilizzo di esche in movimento, sia naturali che artificiali.
Le diverse tecniche di pesca alla trota
La pesca alla trota può essere fatta in lago o in torrente, con diverse tecniche:
- pesca con galleggiante
- pesca a striscio
- pesca a spinning
- pesca al tocco in torrente
LA PESCA ALLA TROTA CON GALLEGGIANTE
La pesca alla trota con galleggiante di solito si usa nei laghi di pesca sportiva, dove i pesci sono meno sospettosi e più facili da acchiappare, ma il consiglio di movimentare sempre l’esca vale anche in questo caso.
LA PESCA ALLA TROTA A STRISCIO
Viceversa, la pesca a striscio è la tecnica più utilizzata per le trote, perché sfrutta appieno i vantaggi rotatori e ondulatori del movimento dell’esca, attirando il pesce più facilmente. La trota è attratta soprattutto da movimenti repentini, per questo spesso si usa la tecnica comunemente detta della “tremarella”, che consiste nel dare al cimino un movimento oscillatorio, in modo da imprimere all'esca un movimento a scatti.
Rispetto alla pesca con galleggiante qui non ci sono segnali chiari ed evidenti dell'abboccata, per questo la pesca a striscio è praticata soprattutto da professionisti, con una certa esperienza nella concentrazione, in grado di avvertire le tocche impresse alla cima della canna.
Un altro aspetto che si acquisisce solo con l’esperienza in questo tipo di pesca è la calma, che serve per attendere il momento giusto in cui recuperare il cimino dal fondo. La trota infatti, è solita aggredire subito l’esca in movimento, ma difficilmente la ingoia al primo. La cosa fondamentale è quindi quella di imparare a rallentare e attendere con partenza, rinunciando all’istinto di ferrare “al volo”.
LA PESCA ALLA TROTA A SPINNING
Lo stesso principio del movimento repentino dell’esca è sfruttato anche nella pesca alla trota a spinning, che si pratica sia in lago che in torrente, e che richiede una buona attrezzatura: canna da spinning, un robusto mulinello da spinning, un filo, solitamente in nylon per iniziare perché ha una maggiore elasticità e, ovviamente, le esche artificiali (cucchiaini, minnows, soft lures, ondulanti o esche siliconiche.) La scelta dell’esca non è trascurabile, meglio optare per un’esca appariscente, con un forte contrasto di colori e che sia in grado di generare parecchio movimento.
LA PESCA ALLA TROTA AL TOCCO
Infine, esiste anche la tecnica di pesca al tocco in torrente, che si chiama così in quanto l’abboccata del pesce è avvertita dal pescatore attraverso dei “tocchi” che si trasmettono dall’esca al cimino della canna.
Per poter percepire in maniera migliore l’abboccata, per la pesca al tocco esistono in commercio delle canne lunghe fino a 13 metri.