Amo la pesca a mosca in ogni sua sfaccettatura. Dal fiume al mare, dalla secca allo streamer passando per ninfa e sommersa, mi adatto alle situazioni. Ho un solo punto fermo, gli artificiali che vado ad utilizzare devono essere costruiti da me.
Le prime esperienze di pesca le ho avute al mare, da piccolo con babbo durante le nostre vacanze estive, armati di una bolognese. Quella manciata di uscite spalmate in molti anni però non bastarono a suscitare in me particolare interesse.
Sulla soglia dei 20 anni, senza alcun motivo ben preciso, iniziai a sentire il "richiamo dell'acqua" e cominciò così il mio girovagare per laghi e piccoli canali di campagna presenti vicino al mio paesino in Toscana, sempre in cerca di nuove prede e nuovi stimoli, finchè un amico mi parlò di una strana pesca. Il resto della storia tutti possono immaginarla.
Ho sempre cercato di dare il mio contributo a tutto il movimento, fondando con altri amici un club tutto nostro, ASD LA MOSCA, con il quale abbiamo organizzato anche un contest online con giudici di eccezione (Dave McPhail, Barry Ord Clarke e Pat Cohen) che ha riscosso molto successo, e ad essere un ambasciatore per la Tiemco in Italia.
Cerco sempre nuovi stimoli, nuovi approcci, nuove prede. Per molte persone l'essenza della pesca a mosca è tutta racchiusa nella tecnica di lancio, per altri nella costruzione al morsetto. Io amo pescare, quindi tutto quello che faccio è esclusivamente in funzione di quando mi troverò sull'acqua. Credo che i pesci si facciano molti meno problemi dei pescatori, poi, ovviamente, anche l'occhio vuole la sua parte.