Ilaria Barbieri

Mi chiamo Ilaria Barbieri e sono nata a Parma nel 1976. Fin da piccola ho amato la montagna e, quando ho iniziato a pescare a mosca nel 2010, per me è stato molto spontaneo entrare in contatto con il torrente.

Pratico questo sport, che è ormai uno stile di vita, nel pieno rispetto dell’ ambiente e solo in catch & release, perché mi permette di soddisfare un forte impulso di contatto con la natura, ma anche un atavico istinto predatorio: amo pescare in caccia nei torrenti alpini ed appenninici.

Nonostante la secca sia il mio primo grande amore, credo che la pesca a mosca abbia confini più ampi che ho iniziato ad esplorare: ho affrontato trote in ambienti di ogni tipo, cavedani e cheppie. Devo al mio attuale fidanzato le mie conoscenze sulla pesca a ninfa moderna e del bass, mentre al mio più grande amico riconosco di aver fomentato la mia passione per il luccio e l’impegnativa costruzione dei relativi artificiali.

Cosa spinge una donna a passare ore al morsetto e a tribolare in una delle pesche più dure, fisicamente e psicologicamente? Credo possa capirlo chi ha incrociato lo sguardo e le fauci di questo predatore. Faccio mosche da luccio non solo perché trovo stimolante ed appagante il particolare percorso tecnico ed estetico, ma soprattutto perché, prima ancora del nodo di chiusura, sento l’adrenalina salire al solo pensiero di un attacco.

Partecipo a questa edizione di Fly Tying Experience per condividere esperienze ed emozioni, con l’entusiasmo e l’umiltà di chi ha più da imparare che da insegnare, grata che sia stata data una opportunità a me, inusuale ed italica altra metà del cielo.

Vi aspetto assieme agli altri costruttori al Fly Tying Experience.

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