Nato a Parma nel 1973.
Ho iniziato a pescare abbastanza presto grazie a mio padre. Si pescava per lo più alla bolognese nei torrenti appenninici di zona, tentando di insidiare barbi e cavedani, oppure in Po, che ancora oggi mi provoca soggezione come allora.
La pesca a mosca l’ho conosciuta tardi: grazie all’incontro casuale con un pescatore avvenuto lungo le rive di un torrente. Sono bastati pochi minuti ad osservarlo per capire che mi sarebbe piaciuto imparare … e ancora lo sto facendo!
La costruzione è arrivata di conseguenza, con essa i primi tentativi e tanti materiali buttati, ma anche i primi consigli ed incoraggiamenti, con loro i primi risultati e le prime catture.
Oggi mi affascinano le mosche classiche in generale, per la loro storia e indubbia bellezza, amo tentare di riprodurle, ma amo in ugual modo sperimentare, prendendo spunto da ciò che ho imparato e ritengo funzionale.
Mi sento di poter dire che continuerei a costruire anche se smettessi di pescare.
Raccontaci la tua prima mosca, in quale occasione l'hai costruita. Che pesce ti ha fatto prendere?
La prima mosca che ho provato a costruire è anche la prima che ho acquistato e quella che mi ha regalato la prima trota. Si tratta della Royal Wulff. Naturalmente la prima cattura non avvenne con il mio tentativo.
Immagina di essere nel tuo spot di pesca preferito e poter utilizzare una sola mosca. Quale scegli?
Per fortuna o purtroppo non ho ancora uno spot di pesca preferito. In assenza di schiuse la mia prima scelta cade volentieri su montaggi parachute, nutro in loro molta fiducia e non avendo una vista di falco mi aiutano. Dimensioni e colori gli scelgo in base al periodo.
Mi sento un po' Marzullo ... Costruisci per pescare o peschi per costruire?
Penso che continuerei a costruire anche se non potessi più pescare, ma preferirei costruire meno e pescare di più!