Per anni ho sempre ritenuto la pesca con il belly boat non adatta al tipo di tecniche che normalmente utilizzo da barca per pescare il siluro, ossia spinning e verticale. In più l’ho sempre ritenuto pericoloso perché a mio avviso non sufficientemente stabile per reggere un combattimento con pesci che possono tranquillamente superare il quintale di peso e i 2 metri e cinquanta di lunghezza. L’ho sempre visto insomma come un mezzo più adatto a chi praticava la pesca del black bass o luccio nei laghi.
Poi negli anni ho visto sempre più colleghi pescatori del nord europa usare questo buffo gonfiabile in duelli mozzafiato con giganteschi siluri persino in fiume, quindi ho iniziato ad interessarmi più attentamente a questo mondo che mi sembrava così molto lontano.
Complice la mia azienda sponsor che ne ha lanciato uno sul mercato completamente attrezzato con attacchi per gli accessori e maggiorato nelle dimensioni, appunto per far fronte alle esigenze particolari che le tecniche al siluro richiedono, ne ho comprato uno.
Alla fine quindi anche io possedevo il mio Belly Cat ed ho iniziato ad accessoriarlo con tutte le nuove tecnologie disponibili, come motore elettrico con variatore e invertitore di spinta ed escosandaglio con sonda live entrambi alimentati con le leggerissime batterie LiFePo4.
Dopo qualche settimana di allenamento all’uso e regolazione di tutti gli accessori ero pronto per affrontare una vera sessione di pesca al siluro da Belly Boat.
Mi sono fatto quindi 1300 km in auto per raggiungere la mecca del siluro sul fiume Ebro a Mequinenza, e anche qui mi ci sono voluti alcuni giorni per prendere confidenza con la guida del Belly con l’utilizzo combinato di pinne e motore elettrico in condizioni di corrente e vento teso, che visto la leggerezza del mezzo non facilitano lo stare corettamente sul pesce in verticale una volta individuato.
Il terzo giorno di questa sessione Spagnola siamo in 3 con il Belly Boat in acqua nella zona più a monte vicino alla citta di Caspe, ed è qui che succede l’imprevedibile che sto per raccontarvi: mi allontano dagli altri, per diverse centinaia di metri, per seguire una grossa marcatura sull’eco che nuota veloce verso il centro del fiume, fino a fermarsi ad una profondità di 15 metri. A quel punto raggiungo il pesce e mi posiziono correttamente in verticale calando la mia testa piombata da 250gr montata con uno shad a 22cm sulla testa del siluro….animo l’esca dolcemente, mai il pesce la rifiuta come infastidito e si gira…provo nel massimo silenzio e precisione a ridargliela riposizionandomi sulla verticale….eeeeee…..SBAMMMMM !!
Inizia un combattimento infinito con il grosso predatore che non ne vuole sapere di lasciare il fondo, ma alla fine dopo circa 30 minuti e dopo avermi trascinato per km, riesco a mettergli le mie mani guantate in bocca: è enorme, un pesce maestoso, una cosa mai vista e con una testa gigante !!Dopo alcuni secondi di gioia mi rendo conto che non è ancora finita, il pesce è ancora in acqua ed io sono sia lontano da riva sia dai miei due amici, quindi inizio ad urlare come un pazzo verso Peter che è il più vicino: PETERRRRR HELLLPPPPP ME….PETERRRRRR HELPPPPPP ME I CAUGHT A MONSTER FISH !!Alla fine è Patrick che accorre in mio soccorso aiutandomi a legare il pesce con la tecnica dello STRINGER, passando una corda tra bocca e apertura opercolare in modo da rimorchiarlo lentamente a riva.Vi metto qui le foto di questo pesce veramente unico ed impressionante che al metro ha fatto segnare i 262cm, ma che abbiamo stimato tra i 125 ed i 130 kg visto le incredibili dimensioni della testa del corpo; vi lascio anche il link di Youtube dove potrete vedere il video integrale di questa cattura.