Da grande appassionato di pesca da riva con esche artificiali, nutro da sempre un fascino irresistibile per la leccia amia. Negli anni, ho sempre cercato di catturare senza successo uno di quei grandi esemplari che scorrazzano lungo le coste dell’Adriatico nel periodo autunnale.
Quest’anno, però, ho deciso di insidiarla altrove. Con l’agenzia di viaggi GoToFish abbiamo annunciato, durante Pescare Show 2025, un’avventura di pesca con gli iscritti a Dakhla, nel Sahara occidentale.
E così siamo partiti, a ottobre, con l’obiettivo di pescare sia da riva che dalla barca per insidiare la grande leccia amia e tante altre specie che popolano questa parte di Oceano Atlantico.
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I partecipanti del viaggio in Marocco.
Il contesto è bellissimo: la sabbia del Sahara incontra l’oceano e crea spiagge immense, interrotte da coste rocciose a picco sul mare. Il golfo di Dakhla è una baia di circa 30 km, protetta dalle onde ma spazzata costantemente dal vento. Una delle particolarità che più ci ha colpito è la grande escursione di marea (anche di 4 metri) che cambia completamente il paesaggio ogni poche ore
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Un esempio del paesaggio di Dakhla: deserto e oceano.
La pesca a spinning da riva si svolge con attrezzatura simile a quella mediterranea: mulinelli 4000-5000 e canne da 40-100 grammi di casting con schiena potente per combattere eventuali grandi prede. La distanza di lancio è spesso la chiave del successo: canne lunghe (2.70-3 metri), trecciati sottili e artificiali aerodinamici fanno la differenza. Infatti, le esche che più ci hanno dato soddisfazione sono stati i metal jig, dai 30 agli 80 grammi, per la loro capacità di essere lanciati lontano anche contro vento.
Siamo stati sorpresi dalla quantità di specie diverse catturate dalla spiaggia. Qui convivono sia specie che abbiamo in Mediterraneo (come le spigole maculate, le leccie, le ricciole e i pesci serra), che specie tipiche di ambienti tropicali, che personalmente non avevo mai visto. In alcune sessioni abbiamo catturato più di 10 specie diverse!
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Giacomo e la sua spigola maculata (Dicentrarchus punctatus).
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Bruno (2 metri di altezza) che fa sembrare piccola anche una discreta ricciola (Seriola dumerili)!
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Alessandro con una bella leccia fasciata (Campogramma glaycos).
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Il pesce più inaspettato catturato da Giacomo, un pesce burro (Plectorhinchus mediterraneus).
La pesca a spinning dalla barca/gommone è stata sicuramente la più divertente. È sorprendente vedere come, anche a poche centinaia di metri dalla costa, le specie di pesci cambiano, e soprattutto si riesce con maggiore facilità a catturare grandi esemplari. La star delle pescate da natante è stata sicuramente il pompano, un carangide dalla morfologia unica che combatte con un’esplosività fuori dal normale. Li abbiamo pescati sia con metal jig che con grosse gomme, spesso in verticale. La prima partenza che fanno una volta allamati è inarrestabile!
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Il pompano alessandrino (Alectis alexandrina), pesce davvero particolare e super combattivo.
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Non è stato difficile effettuare catture multiple di pompano.
Ma l’obiettivo del viaggio era quello di incontrare la grande leccia amia, che spadroneggia anche in questo lato di mondo. Abbiamo avuto difficoltà a incontrarla pescando da riva, probabilmente per l’enorme quantità di cefali che ogni giorno trovavamo lungo le coste. Quando c’è tanta disponibilità di pesce vivo, è difficile ingannare la leccia con esche artificiali!
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Banchi immensi di cefali lungo le coste di Dakhla.
Dal gommone, però, io e Giacomo abbiamo avuto la fortuna di incontrarle, durante uno spostamento da uno spot all’altro. Erano tante, giganti (stimate almeno 20 kg l’una) e in caccia sui cefali. Non è stato facile invogliarle ad attaccare, ma ce l’abbiamo fatta. Io ne ho ingannata una skippando un metal jig da 80 gr velocemente sotto la superficie dell’acqua. Giacomo invece, mentre combattevo la mia, è riuscito ad allamarne un’altra con un grosso jerk. Dopo un lungo combattimento (Giacomo ci ha impiegato 40 minuti!), siamo entrambi riusciti ad avere la meglio su questo fantastico predatore.
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La mia grande leccia amia (Lichia amia).
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La grande leccia amia di Giacomo.
Questa doppia cattura effettuata con il mio migliore amico è stato sicuramente un momento indimenticabile. E ho finalmente raggiunto un sogno che rincorrevo da troppi anni: catturare una grande leccia amia a spinning!