Uno dei miei primi ricordi da bambino è quando giocavo con uno squalo di gomma.
27 anni dopo non è cambiato nulla. Beh, forse sì…ora ho due lauree (in Biologia e Biologia marina), e sto percorrendo la strada della ricerca accademica. Tematica? Scienze della pesca, ovviamente. Ma è l’emozione di lanciare un’esca in quel mondo e catturare un pesce, che è rimasta la stessa di 20 anni fa. Anzi, mi sa che è aumentata!
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IL BLOG: FISHING & BIODIVERSITY
Fishing & Biodiversity vuole far conoscere, tramite la pesca sportiva, il maggior numero di specie di pesci che popolano le nostre acque.
Le dimensioni, stavolta, non contano! Ogni pesce, sia grande che piccolo, ha infatti il suo fascino se visto dalla giusta prospettiva. Cogliere quei dettagli che distinguono una specie dall’altra può regalare una consapevolezza che fa emozionare, e dare alla pesca sportiva una nuova chiave di lettura.
Nemmeno la tecnica conta! Ovvio, la preferenza va verso l’uso di esche artificiali, perché ingannare un pesce con un pezzo di gomma o di metallo dà quel sapore in più alla cattura. Ma non ci si sofferma mai sempre sullo stesso approccio, si sperimenta, anche andando a pescare in spot sempre nuovi, di tutta Italia e non solo. Si affrontano tutti gli ambienti acquatici: mare, lago, fiume, laguna, torrente e anche pozzanghera, se c’è qualche pinnuto dentro.
La spontaneità di Andrea e dei suoi compagni rendono le avventure di pesca sempre fresche e divertenti, da gustare come fossero puntate di una serie TV. Insomma, la regola è: vai a pesca ogni volta ti capita l’occasione e raccontane la storia, con semplicità e leggerezza.
Se non lo conosci, Fishing & Biodiversity è lì che ti aspetta su YouTube...ma stai attento: crea dipendenza!